Petrarca Illustrato

Nell’ambito petrarchesco il rapporto del poeta con l’arte figurativa e gli artisti ha avuto trattazioni eccellenti, almeno a partire da Pierre de Nolhac a fine Ottocento, interessato ai disegni lasciati da Petrarca sui margini del Plinio, Par. lat. 6802: un dibattito, poi esteso alla ritrattistica del poeta, che allinea nomi prestigiosi. Quanto alle illustrazioni delle opere di Petrarca, abbondano studi sui Triupmhi, testo programmaticamente visivo, e sulle illustrazioni dei Rerum vulgarium fragmenta, mentre assai meno indagate sono le restanti opere latine, anche se la ridotta frequentazione è riscattata da ottimi contributi singoli e soprattutto dall’eccellenza delle ricerche condotte da Joseph B. Trapp, in piena aderenza alla grande tradizione del Warburg Institute di Londra di cui è stato direttore. Senza seguito è infine rimasto il volume enciclopedico e monumentale, anche nel formato, curato nel 1902 da Victor Masséna, Prince d’Essling, e da Eugène Müntz, Pétrarque: ses études d’art, son influence sur les artistes, ses portraits et ceux de Laure, l’illustration de ses écrites, il cui sottotitolo precisa «ouvrage accompagné de vingt et une planches tirées à part et de cent quatre-vingt-onze gravures dans le texte», degno prodotto della gloriosa Gazette des Beaux-Arts di Parigi.